Tutti parlano di come fare soldi? Benissimo. Anche noi in fondo, con il mestiere che facciamo, esistiamo per quello. Ma oggi io ti voglio parlare di come i soldi li puoi perdere. E, come ben saprai, perdere soldi è molto più facile che guadagnarli. Penso che il detto “distruggere è molto più facile che costruire” sia assolutamente vero. Lo condivido. È facilmente dimostrabile.
Veniamo ai fatti.
Agosto 2016.
Tutti gli italiani al mare.
Tutti gli autoresponder attivati.
Il 50% delle email che abbiamo inviato ad agosto sono tornate indietro con il classico messaggio “Non ci sono… rientro il 29/08… per urgenze chiamare il numero XXXXXXXXXX” (numero a cui se chiami non risponde nessuno).
Grandissima parte dei cervelli in stato di OFF!
Gran parte delle aziende italiane in stato di OFF!!
Abbiamo tra i nostri clienti un’azienda emiliana che fa parte del distretto del packaging. Una delle tante eccellenze italiane. Forte. Fatta di persone che hanno voglia di continuare un percorso iniziato parecchi anni fa e che ha tutte le carte in regola per giocare la partita a livello internazionale. E che ci ha chiesto un sostegno per aumentare le sue quote di mercato all’estero. Nel percorso che stiamo facendo siamo riusciti ad acquisire un cliente importante. UNA MULTINAZIONALE. LA MULTINAZIONALE. La più grande del settore alimentare. 100 miliardi di fatturato (non serve che faccia il nome avrai capito chi è). Siamo riusciti a entrarci. E sono iniziati i primi ordini. Uno dietro l’altro. Briefing tecnico, preventivo, ordine. Sconto zero, mai discusso. Ci sono delle esigenze della multinazionale, ci sono le soluzioni alle esigenze offerte dal nostro cliente, si fa il business.
Martedì 2 agosto.
Arriva una richiesta di preventivo.
Una bella richiesta. Quotazione 72.000 euro.
Consegna richiesta: il prima possibile.
Risposta del nostro cliente: non è possibile la consegna prima di fine settembre.
Cliente finale: troppo tempo. Ce la fate prima?
Risposta del nostro cliente: è impossibile. Possiamo tentare di spacchettare la consegna in due tranche, ma tutto nei tempi richiesti è impossibile. Il fornitore che ci fornisce alcuni materiali necessari chiude fino a fine agosto.
CONCLUSIONE
12 agosto.
Ci arriva un’email dalla multinazionale in cui ci ringraziano ma hanno trovato un’altra soluzione con un fornitore locale.
Persi 72.000 euro.
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PRECISAZIONE 1
Come avrai capito il nostro cliente (che sta sul pezzo e pedala) deve interagire con un terzo fornitore, per l’approvvigionamento di alcuni pezzi necessari al confezionamento di quanto richiesto, che non pedala quanto lui. E qua c’è l’anello debole della catena. Il fornitore non può consegnare prima di inizio settembre. Ci sono le FERIE. Si ferma tutto.
PRECISAZIONE 2
Fossimo stati a settembre i tempi di evasione dell’ordine sarebbero stati certamente più corti.
RIFLESSIONI FINALI
Quanti 72.000 euro ha perso l’Italia ad agosto?
Quanti milioni di euro?
E quindi. Siamo sul pezzo o no?
Pedaliamo o non ne siamo capaci?
Siamo forti o ci troveremo fuori dai top 20 nel commercio internazionale entro poco?
Non lo so.
Una cosa è certa. Ad agosto siamo tutti più abbronzati!
Come è messa la tua azienda?
Vendi anche all’estero oppure sei tra quel 95% delle imprese italiane che ha ZERO quote di mercato fuori dall’Italia?
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P.S. Anch’io in questo momento sono abbronzato. Ma per fortuna la mia azienda ad agosto non perde neanche un euro!
P.P.S. Prometto che questo è l’ultimo post (per quest’anno) sulle ferie agostane…!
Fondatore dell’Agenzia, è da ormai trent’anni nel settore del marketing e della comunicazione.
Energia, creatività e leadership. Per Andrea non esiste la parola impossibile e ogni sfida è solo un nuovo traguardo da conseguire.