Mi sembra assurdo dover scrivere un post di questo tipo ma mi rendo conto quotidianamente che, entrando in un gran numero di imprese, questi contenuti che vado a scrivere ora non sono nella maniera più assoluta nè banali nè scontati.
Siamo bersagliati quotidianamente da messaggi negativi relativamente le difficoltà che hanno le imprese nello stare nel mercato. Evidentemente però, nonostante ci siano moltissimi approfondimenti informativi che vadano nella direzione di spiegare ad imprenditori e manager quali possano essere soluzioni e strumenti per affrontare le difficoltà che il fare impresa oggi determina per tutti, c’è ancora un sacco di lavoro da fare.
Questo lo dico perché incontro ancora troppe situazioni che dal mio punto di vista non dovrebbero essere per niente presenti nel 2020.
Invece riscontro con grande rammarico come all’interno dell’universo delle PMI ci sia un’infinità di realtà che continuano a fare business oggi come facevano qualche anno fa.
La scorsa settimana girava un articolo on-line che dava la notizia di 200.000 esercizi commerciali che hanno chiuso ad oggi, dall’inizio del corrente anno. È chiaro, da imprenditore, che fa molto male leggere notizie di questo tipo. Ma è altrettanto chiaro che una delle cause principali di questi eventi negativi è la totale impreparazione di quel tipo di imprenditori per affrontare il business con le regole del mondo attuale.
Ecco quindi che arriviamo immediatamente alla tesi che voglio illustrare in questo articolo.
Agli imprenditori italiani deve entrare chiaro in testa il fatto che marketing e comunicazione sono due asset imprescindibili all’interno di un’impresa che voglia stare nel mercato in questo momento storico.
Sembra assurdo, lo ripeto, dover approfondire concetti di questa natura ma la verità dei fatti dimostra come si debba continuare, soprattutto da parte di chi opera nel settore del marketing, a fare cultura e offrire dimostrazioni continue che vadano a suffragare questa tesi.
Moltissimi di quei commercianti, infatti, vendevano al dettaglio prodotti reperibili più facilmente e con vantaggi maggiori attraverso modalità alternative in capo ai clienti.
Se sei un punto di vendita che vende un prodotto reperibile identicamente su Amazon devi sapere che sei a forte rischio. E se la tua reazione a questo tipo di situazione consiste nel mettere un cartello ai clienti in cui si prezza a 10 euro il servizio di prova di un prodotto (fatto realmente accaduto all’interno di un’attività commerciale in provincia di Modena), devi sapere che stai reagendo nella maniera sbagliata e non risolverai il problema, anzi.
Qualsiasi sia il business di un’impresa, che si tratti di un’attività di commercio al dettaglio oppure un’impresa che offre prodotti o servizi nel B2B, devi sapere che le regole per stare nel mercato e continuare a prosperare esistono, sono cambiate e vanno rispettate in maniera ferrea se non si vuole minare il futuro della propria impresa.
Gran parte di queste regole le trovi nel mondo del marketing.
Che ti piaccia o no, che tu ne sia convinto o no, ciò conta molto poco.
Ciò che conta è che sono infinite le pezze d’appoggio e le testimonianze di imprese di successo che vanno nella direzione di dimostrare quanto il marketing sia un asset strategico imprescindibile per il loro successo.
La comunicazione è figlia del marketing, ne ricopre un ruolo da protagonista all’interno di un perimetro più piccolo ed è un driver altrettanto presente all’interno delle imprese campioni, a prescindere dal settore di business in cui esse operano.
Il comandamento numero 1 del marketing, che un’impresa deve rispettare se vuole mantenere un ruolo da protagonista e stare nel mercato, è quello di avere un posizionamento strategico differenziante.
Ciò significa che l’impresa deve operare all’interno di un mercato di riferimento che ha scelto non per caso ma sulla base di una ricerca che ha individuato un numero sufficiente di clienti potenziali ai quali risolvere un problema o desiderio svolgendo le sue attività in maniera diversa rispetto a come lavorano i competitor.
Il fondamentale numero uno, all’interno invece dell’area della comunicazione, dice: “comunica molto e frequentemente”.
Le imprese oggi non comunicano.
Presentano al mercato e ai clienti potenziali un sito web datato ed una presenza nei social caratterizzata dall’esistenza della pagina aziendale aggiornata una volta al mese.
Questo non è comunicare.
Comunicare significa innanzitutto avere le idee estremamente chiare di cosa si debba esprimere a chi e farlo attraverso quello che si chiama piano dei contenuti, ovvero un documento strutturato che presenta attività costanti per ognuna delle 52 settimane dell’anno.
- La tua impresa comunica qualche cosa di diverso in ogni settimana dell’anno?
- Esiste un piano editoriale ed un piano dei contenuti che identificano non solo la frequenza ma anche la tipologia di informazioni da produrre dividendole nei vari canali di comunicazione che dovrebbero essere utilizzati?
- C’è un mix di forme attraverso le quali i contenuti vengono diffusi tra testi, video e file audio?
- È presente una chiara strategia di comunicazione che abbia l’obiettivo parlare ai clienti acquisiti e potenziali diffondendo da una parte il posizionamento strategico del Brand e dall’altra contenuti funzionali ad avere una reazione da parte di questi interlocutori?
- Esiste un attività di copywriting professionale che abbia l’obiettivo di rendere tangibile l’effetto sugli utenti che ricevono questa comunicazione?
Queste sono tutte domande che ti devi porre e verificare che all’interno della tua impresa ci sia una progettualità che vada in questa direzione.
Voglio subito prevenire un certo tipo di domande che potrebbero scatenarsi ora nel tuo cervello.
Ricordati che questo tipo di attività, almeno per la fetta maggiore dei suoi volumi, dovrebbe aver per protagonisti attori aziendali presenti nella vita quotidiana dell’impresa.
L’outsourcing può certamente darti una mano anche nelle attività di comunicazione sopracitata ma devono rappresentare la percentuale più piccola di ciò che l’azienda sforna nei confronti del mercato.
Un’impresa orientata alla comunicazione è tale se ha capito che le persone che la compongono devono essere gli attori principali ed i protagonisti della produzione della gran parte dei contenuti.
Marketing e comunicazione sono una parte fondamentale, dal mio punto di vista la principale e la più importante, per il corretto funzionamento di un’impresa e per il suo successo nel mercato oggi.
Un’impresa paradossalmente può correre il rischio di essere meno brava di altre nella realizzazione dei prodotti o servizi che vende ma non può permettersi di essere la seconda in classifica nel marketing e nella comunicazione.
Anche in questo caso, abbiamo infiniti esempi di aziende leader di settore o comunque di grande successo all’interno dei mercati in cui esse operano, che non sono certamente le prime per la qualità dei prodotti o servizi che vendono ma sono fortissime nel marketing.
Ti esorto quindi a farti una autocertificazione che abbia la funzione di dare un voto al marketing e alla comunicazione della tua impresa.
Non è importante capire in maniera oggettiva quale sia lo status quo della tua impresa. Ciò che è importante è capire se essa debba lavorare immediatamente nel suo marketing nella sua comunicazione per migliorarli oppure possa rappresentare un esempio per gli altri.
L’invito che ti faccio in maniera accorata è quello di non sottovalutare questo tema.
Riscontro infatti troppe situazioni ancora caratterizzate da un’estrema superficialità di chi comanda l’impresa nei confronti del mondo del marketing e della comunicazione.
Quando vedo queste situazioni l’invito che faccio ai miei interlocutori è quello di studiare le imprese campioni di quella categoria. Se andiamo infatti a fare questo tipo di esercizio quello che riscontreremo praticamente sempre è una forte attitudine delle imprese più virtuose al marketing e alla comunicazione sistemica basata su una chiara strategia.
È praticamente impossibile trovare imprese di successo che non abbiano una vocazione al marketing ed un piano strategico sempre in moto, funzionale a raggiungere obiettivi chiari e specifici.
Questo è il momento dell’anno dove si fanno bilanci e pianificazioni.
Non perdere tempo quindi nel verificare quale sia lo stato dell’arte del tuo mercato, dei tuoi clienti ma anche soprattutto l’atteggiamento dei tuoi competitori.
Entra, se non lo sei già, in una situazione di attenzione particolare alle opportunità che il mondo del marketing della comunicazione possono offrire alla tua impresa.
Non essere superficiale e sottovalutare le potenzialità offerte da questo tipo di atteggiamento mentale.
Passa “dall’altra parte della barricata” e vieni a far parte delle imprese virtuose totalmente orientate al marketing e alla comunicazione.
Approfitta quindi di questo momento dell’anno per chiedere una consulenza gratuita attraverso un check-up che puoi richiedere telefonando all’ 800 123784.
VOGLIO PUNTARE DI PIÙ AL MARKETING E ALLA COMUNICAZIONE, DESIDERO UN CHECK UP GRATUITO
Ricordati che questo è il momento in cui le attività vanno pianificate e progettate al meglio, affinché possano partire alla grande con l’inizio del prossimo esercizio.
Non aspettare di porti il problema a gennaio e far parte dei ritardatari che poi rincorrono costantemente gli obiettivi attesi.
VOGLIO PUNTARE DI PIÙ AL MARKETING E ALLA COMUNICAZIONE, DESIDERO UN CHECK UP GRATUITO
